***
Trascorrendo alcune ore tra le corsie di un'ospedale..
questa volta non da paziente, ma da visitatore..
tanti pensieri e riflessioni, sono rinati in me..
accanto ad ogni ammalato, c'era l'amore divino..
ognuno di esso, aveva un suo caro che l'accudiva,
la sofferenza fa paura a tutti , e rende i cuori più sensibili.
Un malato urgente, entrando in corsia al pronto soccorso,
gridava il nome della moglie, o della sorella chissà!
Avendo provato sulla mia pelle queste emozioni,
la riflessione più importante, che in me è nata
e voglio condividerla con voi è stata questa:
A volte diamo tutto per scontato,
senza accontentarci mai..
senza accontentarci mai..
non diamo il vero valore, alle persone che abbiamo vicino,
ce ne rendiamo conto solo quando rimaniamo da soli,
in un letto fermi immobili, bisognosi d'amore.
Molte volte ci convinciamo,
che la vita non è stata clemente con noi,
desiderando quell'oltre che forse non ci è dovuto.
Viviamo la vita con l'angoscia dentro noi,
con il desiderio altrove.
con il desiderio altrove.
Senza accorgerci che siamo immersi,
in un giardino pieno di fiori.
in un giardino pieno di fiori.
I quali per il nostro egoismo, rischiamo di farli appassire,
e magari poi quando ce ne rendiamo conto,
A volte è troppo tardi.
A volte è troppo tardi.
Proviamo a fermarci un attimo, e a pensare.
Ma se un giorno potrei essere io,
al post di quel malato chi ci sarà,
al post di quel malato chi ci sarà,
vicino a me ad accudirmi?
Chi si farà carico dei miei dolori,
Chi si farà carico dei miei dolori,
chi mi accompagnerà in quel duro viaggio tra corsie e cartelle.
Se veramente riusciremmo, a dare un nome a questo angelo,
la nostra vita sarà di nuovo nell'allegria della nostra anima.
Innaffiamo il fiore del nostro giardino
il suo profumo ci darà una vita serena
e piena d'amore
Nessun commento:
Posta un commento